Realizzazione delle scarpe: breve cronostoria del Made in Italy
Grazie al progresso tecnologico il processo di realizzazione delle scarpe nel corso dell’ultimo secolo ha subito notevoli trasformazioni: si è passatti in pochi anni da una lavorazione tipicamente tradizionale e manuale di modelli unici alla produzione in serie di calzature a livello industriale. L’automatizzazione e l’introduzione di macchinari, utensili e materiali innovativi hanno permesso da un lato di velocizzare le fasi di realizzazione e dall’altro di elevare la qualità stessa del prodotto finale abbinata a un’ottimizzazione dei tempi e dei costi di produzione.
Realizzazione delle scarpe: dai ciabattini per l’esercito ai distretti industriali
Agli inizi del secolo scorso i calzolai, definiti anche ciabattini, erano impiegati prevalentemente nella produzione di calzature militari che dovevano garantire massima resistenza e una lunga durata. In Italia in particolare il governo fascista cercò di favorire la formazione di una coperativa di calzolai il cui compito era appunto quello di fabbricare calzature specifiche per l’esercito e gli alpini. La realizzazione delle scarpe era dunque principalmente un affaire di Stato. Ma è con la fine della Seconda Guerra Mondiale e il successivo boom economico, che i piccoli laboratori di calzolai lasciarono campo aperto alla nascita di vere e proprie fabbriche e di interi distretti industriali dedicati alla fabbricazione di calzature per la società civile.
Realizzazione delle scarpe: il Made in Italy di lusso e i grandi marchi
Gli anni ’80 rappresentano per il Made in Italy il punto di svolta: le produzioni italiane iniziano ad essere esportate in tutto il mondo e in particolare la realizzazione delle scarpe di lusso diventa un vero e proprio marchio di fabbrica della moda tricolore. Così negli ’90 appaiono sul mercato i primi grandi marchi di calzature in greado di allestire filiere di eccellenza a livello mondiale. Infine in tempi recenti la produzione si è concentrata su modelli innovativi e personalizzati che cercano di soddisfare una varietà di gusti sempre più “spinta” e ricercata.
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